Primavera


La luce albeggia
d’un rosa infinito,
scorge timidi steli d’erba
tra fiori di campo,
papaveri intrepidi
macchiano il grano.

È il fresco dell’aurora.

Primavera di tiepide notti.

Ora sorgi respiro del vento
in mezzo ai fantasmi di polvere
richiamo di gioventù dimenticate,
riecheggia il sogno di estati perdute,
di moto scoppiettanti ormai
rugginose,
ingoiate dalle sabbie del tempo.

Meraviglia dell’anima
nella primavera dei ricordi
tra orizzonti offuscati
dal flebile canto
della nostalgia.

M.G.